
I partigiani e la Resistenza
La Resistenza
La Resistenza è stata un fenomeno europeo di opposizione al nazifascismo, con caratteristiche specifiche in ogni nazione.
Il movimento di Resistenza si compose di orientamenti politici e ideologici vari ed eterogenei, ma rimase unito nel comune obiettivo di lotta contro il nazifascismo, per la liberazione del paese dal nemico straniero e interno. Militari e civili, persone di ogni età, censo, sesso, religione, provenienza geografica e politica partecipano in ogni forma e con ogni tipo di contributo alla lotta di Resistenza, generalmente guidati da coloro che durante il ventennio fascista hanno avversato e combattuto il regime.
La Resistenza in Italia prese forma a partire dall'estate 1943, dopo il crollo del fascismo e la stipula dell'armistizio (8 Settembre 1943) con gli Alleati anglo-americani e fu un motore delle operazioni belliche.
La lotta politica e militare fu guidata dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) fino alla Liberazione (per 20 mesi), che organizzò comitati militari nelle città e in montagna, che si costituivano spontaneamente e in clandestinità e segretezza.,.
La Resistenza era composta da gruppi sparsi e diffusi sul territorio, per cui fu complesso e difficile il coordinamento delle operazioni, per le difficoltà di comunicazione e collegamento e la scarsità di mezzi. La Resistenza fu sempre sotto il duro attacco dei nazifasciti che catturavano e torturavano i membri e responsabili del movimento con estesi rastrellamenti.
Nonostante tanti arresti, torture, deportazioni nei lager, fucilazioni, rappresaglie sui civili, il movimento di Resistenza si estende e si radica nel territorio, anche se costretta ad abbandonare città e paesi e a nascondersi sulle montagne.
Sulle montagne degli Appennini la Resistenza si consolidò, quando la Guerra si fermò nell'inverno 1944-1945, per l’arresto dell'avanzata alleata sulla linea Gotica a causa del maltempo e della difesa nazifascista. Nella primavera del 1945 l’apporto dato dalla resistenza agli alleati fu determinante per lo sfondamento della Linea Gotica e la Liberazione dei territori.
I combattenti nella Resistenza:
I Partigiani
I partigiani erano uomini, donne e bambini che lottavano in nome del patriottismo, della democrazia, della libertà e dell’antifascismo e agirono nel periodo tra l'8 settembre 1943 (Armistizio) e la Liberazione (6 maggio 1945 - fine della Guerra)
I PARTIGIANI erano combattenti armati volontari e non soldati perché non appartenevano ad un esercito regolare. Facevano parte del movimento di resistenza ed erano organizzati in bande, brigate o gruppi, per fronteggiare il nemico nazifascita con l’aiuto della popolazione civile.
Si nascondevano nelle campagne, nei boschi, sulle montagne, fuori dai centri delle città, dove era meno probabile che le truppe tedesche li trovassero.
ANPI
L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese e conta oltre 120.000 iscritti, con una presenza capillare in tutta Italia e anche sedi all’estero.
Fu costituita il 6 giugno 1944, a Roma, dal CLN del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l'occupazione nazifascista, con lo scopo di combattere ancora per impedire il ritorno di forme di governo autoritarie e per garantire nel paese la libertà, la democrazia e valorizzare il contributo dato dai partigiani nella Resistenza e Liberazione del Paese.
Ancora oggi l'ANPI difende questi valori e si impegna nella promozione della memoria storica di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza.